La nascita di un bambino
rappresenta per la donna un momento
cruciale poiché dovrà riaggiustare l’immagine che ha di sé e creare uno
spazio nel proprio mondo per il suo bambino. L’accettazione precoce della
gravidanza è un buon indicatore dell’adattamento della donna ai grandi
cambiamenti dopo il parto.
Purtroppo molte donne dopo il
parto attraversano momenti di scoraggiamento e di demoralizzazione, calo
dell’umore e una certa instabilità emotiva, e almeno una donna su 10 va
incontro ad un vero disturbo depressivo maggiore. L’incidenza e la durata della
depressione sono maggiori in situazioni di povertà, di scarso sostegno sociale
della famiglia o dei servizi socio-sanitari, di scarsa autostima, di presenza
di elementi depressivi già in gravidanza. Il 13% delle donne si ammala di
depressione post-partum, caratterizzata da tristezza, ansia, senso di colpa,
disturbo del sonno e dell’appetito, mancanza di interessi e di energia, pensieri
suicidari, difficoltà di concentrazione. La depressione post partum ha un
grande impatto sullo sviluppo cognitivo – emotivo del bambino e sulla relazione
affettiva con il partner.
Lo stato di maternity blues è caratterizzato da pianto, irritabilità,
instabilità emotiva, umore depresso, ipocondria e agitazione durante i primi 10
giorni dal parto. La prevalenza di tale
sindrome è dal 50% al 80%, la cui durata dai 6 mesi a una anno dalla nascita
del bambino e potrebbe essere un buon predittore dello sviluppo della
depressione post partum.
La gravidanza è per la donna una
fase psicologica delicata poiché opererà una ristrutturazione cognitiva ed
emotiva che la porterà ad assumere un nuovo ruolo: quello materno. Questa fase
si svilupperà in maniera differente in base : alla struttura di personalità
della donna, alla sua capacità di affrontare e risolvere i conflitti emotivi,
al suo contesto di vita quotidiano e qualità delle relazioni interpersonali
presenti e passate, al sostegno delle figure attuali di accudimento.
Il maternity blues è correlato ai
seguenti fattori di rischio:
ü Mancanza
di sostegno sociale dopo il parto
ü Mancanza
di riconoscimento sociale del cambiamento di ruolo della neo madre
ü Mancanza
di aiuto concreto
ü Assenza
di sostegno materiale e morale da parte del partner
ü Differenze
culturali col partner
ü Assenza
di esperienze con i bambini piccoli
ü Problemi
psichici pregressi
Si parla anche
di nevrosi dell’amore materno quando ci si riferisce alla seguente sequenza di
condizioni vissute dalla neo mamma:
Ø
Deprivazione cronica del sonno
Ø
Sensazione di sentirsi in balia delle esigenze
del bambino
Ø
Difficoltà e insuccesso nell’allattamento
Ø
Sentimenti di perdita e delusione rispetto alle
fantasie elaborate durante la gravidanza
Ø
Sensazione di sconfitta: perdita di uno status
Ø
Perdita del ruolo di figlia
Ø
Sensazione paralizzante di non farcela
Un intervento di prevenzione
comprende innanzitutto possibilità di
valutare i fattori di rischio. Sono le politiche sociali che dovrebbero
occuparsene e incoraggiare la donna a riconoscere la sua sofferenza e chiedere
aiuto.
ð Si
propone di effettuare uno screening utilizzando Edinburgh Postnatal Depression
Scale (EPDS) e la Beck Depression Inventory entro 7-10 gg dal parto.
Contestualmente si informa la donna circa il maternity blues e la depressione
post parto.
ð Follow
up a tre mesi dalla somministrazione del primo test
ð Informazione,
discussione dei dati e divulgazione con
esperti del settore sull’argomento.
La ricerca verrà condotta sul territorio di Latina per conto dell'Associazione CIF comunale dalle dott. sse:
- Ofelia Panico, in qualità di coordinatrice e ricercatrice del progetto
- Chiara Bruschi in qualità di ricercatrice
- Mariella Garofalo, in qualità di somministratrice
Per tutte le donne interessate saremo liete di una vostra
collaborazione anonima e volontaria. I test vanno somministrati nei 10 giorni
precedenti al parto e entro i 15 giorni successivi al parto. Vi sarà poi
chiesto una successiva somministrazione degli stessi test a tre mesi dalla
prima. Dietro la nascita di un figlio gioia ed entusiasmo spesso si accompagnano
anche a sentimenti di tristezza e sconforto, NORMALIZZARE, PARLARE E
CONDIVIDERE possono aiutarci a prevenire rischi come la depressione post
partum. Vi ringraziamo e vi sollecitiamo a partecipare proprio per creare nel
nostro territorio una rete che possa aiutarci nella prevenzione.
Per info e contatti
Fare Psicologia
Cell. 393 43 74 116 - 328 93 95 730
Fare Psicologia
Cell. 393 43 74 116 - 328 93 95 730
