lunedì 10 giugno 2013

Il dramma segreto delle mamme

 
La nascita di un bambino rappresenta per la donna un momento  cruciale poiché dovrà riaggiustare l’immagine che ha di sé e creare uno spazio nel proprio mondo per il suo bambino. L’accettazione precoce della gravidanza è un buon indicatore dell’adattamento della donna ai grandi cambiamenti dopo il parto.
Purtroppo molte donne dopo il parto attraversano momenti di scoraggiamento e di demoralizzazione, calo dell’umore e una certa instabilità emotiva, e almeno una donna su 10 va incontro ad un vero disturbo depressivo maggiore. L’incidenza e la durata della depressione sono maggiori in situazioni di povertà, di scarso sostegno sociale della famiglia o dei servizi socio-sanitari, di scarsa autostima, di presenza di elementi depressivi già in gravidanza. Il 13% delle donne si ammala di depressione post-partum, caratterizzata da tristezza, ansia, senso di colpa, disturbo del sonno e dell’appetito, mancanza di interessi e di energia, pensieri suicidari, difficoltà di concentrazione. La depressione post partum ha un grande impatto sullo sviluppo cognitivo – emotivo del bambino e sulla relazione affettiva con il partner.
Lo stato di maternity blues è caratterizzato da pianto, irritabilità, instabilità emotiva, umore depresso, ipocondria e agitazione durante i primi 10 giorni dal parto. La prevalenza  di tale sindrome è dal 50% al 80%, la cui durata dai 6 mesi a una anno dalla nascita del bambino e potrebbe essere un buon predittore dello sviluppo della depressione post partum.
La gravidanza è per la donna una fase psicologica delicata poiché opererà una ristrutturazione cognitiva ed emotiva che la porterà ad assumere un nuovo ruolo: quello materno. Questa fase si svilupperà in maniera differente in base : alla struttura di personalità della donna, alla sua capacità di affrontare e risolvere i conflitti emotivi, al suo contesto di vita quotidiano e qualità delle relazioni interpersonali presenti e passate, al sostegno delle figure attuali di accudimento.
Il maternity blues è correlato ai seguenti fattori di rischio:
ü  Mancanza di sostegno sociale dopo il parto
ü  Mancanza di riconoscimento sociale del cambiamento di ruolo della neo madre
ü  Mancanza di aiuto concreto
ü  Assenza di sostegno materiale e morale da parte del partner
ü  Differenze culturali col partner
 
ü  Assenza di esperienze con i bambini piccoli
 
ü  Problemi psichici pregressi
Si parla anche di nevrosi dell’amore materno quando ci si riferisce alla seguente sequenza di condizioni vissute dalla neo mamma:
Ø  Deprivazione cronica del sonno
Ø  Sensazione di sentirsi in balia delle esigenze del bambino
Ø  Difficoltà e insuccesso nell’allattamento
Ø  Sentimenti di perdita e delusione rispetto alle fantasie elaborate durante la gravidanza
Ø  Sensazione di sconfitta: perdita di uno status
Ø  Perdita del ruolo di figlia
Ø  Sensazione paralizzante di non farcela
 
Un intervento di prevenzione comprende innanzitutto  possibilità di valutare i fattori di rischio. Sono le politiche sociali che dovrebbero occuparsene e incoraggiare la donna a riconoscere la sua sofferenza e chiedere aiuto.
ð  Si propone di effettuare uno screening utilizzando Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS) e la Beck Depression Inventory entro 7-10 gg dal parto. Contestualmente si informa la donna circa il maternity blues e la depressione post parto.
ð  Follow up a tre mesi dalla somministrazione del primo test
ð  Informazione, discussione dei dati  e divulgazione con esperti del settore sull’argomento.
 
 
La ricerca verrà condotta sul territorio di Latina per conto dell'Associazione CIF comunale dalle  dott. sse:
  •  Ofelia Panico, in qualità di coordinatrice  e ricercatrice del progetto
     
  • Chiara Bruschi  in qualità di ricercatrice
     
  • Mariella Garofalo, in qualità di somministratrice
  • Per tutte le donne interessate saremo liete di una vostra collaborazione anonima e volontaria. I test vanno somministrati nei 10 giorni precedenti al parto e entro i 15 giorni successivi al parto. Vi sarà poi chiesto una successiva somministrazione degli stessi test a tre mesi dalla prima. Dietro la nascita di un figlio gioia ed entusiasmo spesso si accompagnano anche a sentimenti di tristezza e sconforto, NORMALIZZARE, PARLARE E CONDIVIDERE possono aiutarci a prevenire rischi come la depressione post partum. Vi ringraziamo e vi sollecitiamo a partecipare proprio per creare nel nostro territorio una rete che possa aiutarci nella prevenzione.

Per info e contatti

Fare Psicologia
Cell.  393 43 74 116 - 328 93 95 730
 

 

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